Erano gli anni ’20 del secolo scorso, quando una coppia di sposi, Leone e Carmela, provenienti dalla vicina Silvi in provincia di Teramo, acquistò i poderi corrispondenti a quelli dell’attuale Masseria a Città S. Angelo (Pe) e vi si stabilì con i suoi sette figli.

Chi siamo

Leone, figlio di un pescatore silvarolo, aveva deciso di non seguire le orme paterne ma di assecondare la sua passione per la campagna e per la coltivazione dei campi.

Allora, con la sua giovane ma tenace e coraggiosa moglie, migrò verso le campagne angolane. All’inizio entrambi lavorarono come salariati presso un proprietario locale; poi quando seppero dei fondi dell’attuale Masseria in vendita, non esitarono a lanciarsi nell’ardua impresa di acquistarli, colpiti dalla bellezza dei luoghi e ben consapevoli delle potenzialità agricole dei fondi.

L’impresa fu ardua perché i fondi della Masseria erano molto estesi (l’indicazione della Masseria Costantini è ancora oggi riportata nelle carte topografiche regionali) e quindi l’investimento fu molto impegnativo economicamente. Ci volle il duro lavoro di tutta la numerosa famiglia per ripagare il debito iniziale.

Ed è da allora che le colture principali sono la vite, l’olivo e i cereali da cui si ricavavano vino, olio e farina con la quale Carmela faceva dell’ottimo pane cotto nel forno a legna della Masseria.

A quei tempi la panificazione era attività consueta nelle famiglie e Carmela non mancava mai di ricompensare i lavoratori alle loro dipendenze anche con una fragrante forma di pane appena sfornata.

Il nostro segreto? Passione, dedizione e diligenza nel fare

Anche oggi che ad occuparsi dell’azienda è ormai la quarta generazione, non sono cambiate la passione, la dedizione, la diligenza e la cura con le quali si fanno le cose e si ottengono i prodotti.

Oggi la Masseria è gestita da Anna e Sabrina Costantini, figlie di Leone, a sua volta nipote omonimo dell’imprenditore pioniere a cui si deve la creazione di tutto ciò.

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